Le mappe non rappresentano il mondo come lo vediamo, ma come lo immaginiamo. Una carta geografica non descrive la realt?, la ricrea. La cartografia moderna nasce, come Venere, tra le onde del mare. Quando lo scafo di una nave fende l'acqua, del suo passaggio non permane che l'effimera spuma. Oceani e mari non conservano memoria dei transiti umani in superficie, sono le mappe a tracciarne le rotte. Disegnando complesse trame di linee, schiacciando il globo su un'innaturale bidimensionalit?, rendendo solido ci? che ? liquido, concreto quel che ? impalpabile. ? cos? che il mondo ? diventato leggibile, navigabile, dominabile. Sulla scia di questa suggestione Sara Caputo, brillante storica di Cambridge, invita a viaggiare alle origini della cartografia, raccontandone le avventure e gli intrecci, dalle imprese di Cristoforo Colombo alle moderne tecnologie di tracciamento delle correnti oceaniche, incrociando rotte favolose da Odisseo ad Achab, da Sir Francis Drake a James Cook. Un saggio dal felice passo narrativo, che rivoluziona per sempre il nostro modo di guardare alle mappe. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.