Negli ultimi anni sembra che la politica abbia subito un'inquietante accelerazione. Nei paesi in cui l'adesione di tutti i cittadini al sistema di valori della democrazia era considerata un'ovviet?, il consenso per i partiti di estrema destra e per i populismi aumenta a ogni tornata elettorale. Per di pi?, la degenerazione del discorso politico ? sopravvissuta alla fine della crisi economica. In Europa e negli Stati Uniti, infatti, sono chiari i segni della ripresa eppure la richiesta di costruire muri, di respingere i flussi migratori, di ripristinare misure protezionistiche ? sempre pi? forte da parte dei cittadini. Il legame tra liberalismo e democrazia, spiega Yascha Mounk, non ? pi? cos? indissolubile come credevamo. Siamo entrati in una nuova era politica, con la quale chi ancora crede nella sovranit? del popolo in democrazia dovr? fare i conti. Come dimostra l'elezione di Donald Trump, la divaricazione della cultura dei diritti dal sistema della partecipazione democratica ? possibile. Mentre le istituzioni si riempiono di milionari e tecnocrati, i cittadini conservano i propri diritti civili e le proprie libert? economiche, ma vengono esclusi dalla vita politica. D'altra parte, il successo di Orb?n in Ungheria, di Erd?an in Turchia e di Kurz in Austria ? il segno di una democrazia che si priva sempre pi? della capacit? di garantire diritti ai propri cittadini e si trasforma in una tirannia della maggioranza.