Federico Faggin ? il padre del microprocessore e di altre invenzioni che hanno rivoluzionato la tecnologia e il mondo in cui viviamo. Con questo libro stravolge ancora una volta il nostro modo di vedere i computer, la vita e noi stessi. Dopo anni di studi e ricerche avanzate ha concluso che c'? qualcosa di irriducibile nell'essere umano, qualcosa per cui nessuna macchina potr? mai sostituirci completamente. "Per anni ho inutilmente cercato di capire come la coscienza potesse sorgere da segnali elettrici o biochimici, e ho constatato che, invariabilmente, i segnali elettrici possono solo produrre altri segnali elettrici o altre conseguenze fisiche come forza o movimento, ma mai sensazioni e sentimenti, che sono qualitativamente diversi? ? la coscienza che capisce la situazione e che fa la differenza tra un robot e un essere uman? In una macchina non c'? nessuna 'pausa di riflessione' tra i simboli e l'azione, perch? il significato dei simboli, il dubbio, e il libero arbitrio esistono solo nella coscienza di un s?, ma non in un meccanismo." Il pioniere della rivoluzione informatica arriva cos? a mettere radicalmente in discussione la teoria che ci descrive come macchine biologiche analoghe ai computer e che tralascia di considerare tutti quegli aspetti che non rispettano i paradigmi meccanicisti e riduzionisti: "Se ci lasciamo convincere da chi ci dice che siamo soltanto il nostro corpo mortale, finiremo col pensare che tutto ci? che esiste abbia origine solo nel mondo fisico. Che senso avrebbero il sapore del vino, il profumo di una rosa e il colore arancione?". Finiremmo col pensare che i computer, e chi li governa, valgano pi? di noi. "Irriducibile" ? un saggio capace di tenere assieme rigore scientifico, visionariet? tecnologica e afflato spirituale, che suggerisce una irrinunciabile e inedita fisica del mondo interiore. Cristallino nelle sue parti divulgative (meccanica quantistica, coscienza, teoria dell'informazione?), illuminante nelle nuove connessioni che propone e, infine, esaltante nell'idea che promuove di come essere davvero, profondamente, umani.