La storia narrata in "La civetta cieca" ?, fondamentalmente, una storia d?amore: ma una storia oscura e allucinata, che risveglia immagini da incubo dalle profondit? dell?inconscio. Un giovane, un vecchio e una bellissima ragazza mettono in scena un rituale di distruzione che procede a mano a mano che il narratore, e il lettore con lui, scopre il significato che si nasconde nei sogni. Un romanzo di grande originalit?, una sorta di taccuino visionario in cui il fascino del mistero si mescola al terrore dell?angoscia pi? soffocante per dare vita a un vero capolavoro della letteratura persiana contemporanea. Pubblicato in origine nel 1936 a Bombay, "La civetta cieca" usc? in patria solo nel 1941 a causa dei timori dell?autore, che paventava gli scandali e le sanzioni della censura. Le allucinazioni del romanzo sono state spiegate dai suoi critici come conseguenza dell?intossicazione da oppio, di cui Hedayat fece uso continuo e disperato, almeno fino all?incontro con la cultura indiana. Ma, certamente, leggendo le sue opere, si coglie anche il fascino della discendenza dai grandi scrittori che mille anni fa fecero della Persia la terra dei poeti. Assieme a "La civetta cieca" anche la raccolta "Tre gocce di sangue": i sette racconti pi? significativi di questo autore, in cui si dispiega maggiormente il connubio tra l?indiscutibile eredit? delle tradizioni orientali e gli autori europei.